Carta Docente Precari – Ricorso al Giudice del Lavoro

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Carta Docente Precari

Ricorso al Giudice del Lavoro

Ricorso al Giudice del Lavoro territorialmente competente al fine di ottenere il riconoscimento di €.500,00 per ogni anno di servizio prestato a tempo determinato negli ultimi 5 anni (limite della prescrizione) in favore dell’Amministrazione scolastica.

Requisiti

Può aderire al presente ricorso:

  1. il personale docente precario delle scuole di ogni ordine e grado con uno o più contratti al 30 giugno o al 31 agosto negli ultimi 5 anni;
  2. il personale docente precario che sia stato destinatario negli ultimi 5 anni di supplenze brevi prorogate che gli hanno consentito il raggiungimento dell’annualità di servizio (giorni 180);
  3. il personale immesso in ruolo per il recupero delle somme spettanti per la Carta docente per il servizio a tempo determinato svolto nelle annualità precedenti (nei limiti della prescrizione quinquennale).

Obiettivo

Il ricorso è finalizzato ad ottenere l’accertamento del diritto alla c.d. carta docente in favore dei docenti precari e la corresponsione dei relativi importi annuali pari ad € 500.00 , con riferimento a tutti gli anni di servizio a tempo determinato resi in favore dell’Amministrazione scolastica, nei limiti della prescrizione quinquennale.

Fondamento giuridico dell’azione

Il Consiglio di Stato , Sezione VII, nella recentissima sentenza n.1842/2022 , pubblicata in data 16.3.2022, ha inequivocabilmente chiarito che i 500 € annuali della Carta del docente spettano anche ai docenti a tempo determinato.

A sostegno della propria tesi, il Supremo Consesso della Giustizia Amministrativa pone in rilievo il fatto che anche per i docenti precari sussista un obbligo formativo e di aggiornamento professionale.

Infatti, un sistema che ponesse tale obbligo solo per il personale docente di ruolo andrebbe a collidere con “l’esigenza del sistema scolastico di far sì che sia tutto il personale docente (e non certo esclusivamente quello di ruolo) a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione, affinché sia garantita la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti”, con evidente lesione dei principi costituzionali di buona amministrazione ed uguaglianza di cui agli artt.3 e 97 e dell’art. 35 della Carta Costituzionale che assegna alla P.A. l’onere di curare la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.

Successivamente, anche la Corte di Giustizia Europea , con ordinanza del 18.5.2022 , ha riconosciuto a tutti i docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del beneficio economico di € 500,00 annui , tramite la cd. Carta Docente , al fine di poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione.
La Corte ha confermato che la normativa nazionale, nella parte in cui limita l’erogazione di tale bonus al solo personale di ruolo, contrasta con il divieto di discriminazione , consacrato nella clausola 4 dell’Accordo Quadro Europeo sul lavoro a tempo determinato.

Sulla base delle medesime coordinate ermeneutiche, anche la più recente giurisprudenza di merito (Tribunale di Torino, Tribunale di Vercelli, Tribunale di Marsala, Tribunale di Milano, Tribunale di Roma, Tribunale di Reggio di Calabria, Tribunale di Palmi, Tribunale di Cosenza, Tribunale di Pordenone, Tribunale di Pavia, Tribunale di Bergamo, Tribunale di Bologna ecc.) ha riconosciuto, a beneficio dei docenti precari, il diritto ad usufruire del beneficio economico di €.500,00 annui tramite la Carta elettronica del docente, condannando il Ministero alla corresponsione dei relativi importi.

Infine, anche la Suprema Corte di Cassazione , con sentenza n.29961/2023 , ha statuito che la Carta Docente di cui all’art. 1, comma 121, della L. n.107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8 o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, senza che rilevi l’omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministero.

Costo della procedura

Il costo complessivo dell’intera procedura è pari ad €.150,00 (fatte salve eventuali spese di trasferta e/o sostituzioni processuali).

NB.: per i soggetti il cui reddito familiare lordo, riferito all’ultima dichiarazione dei redditi presentata, raggiunga o ecceda l’importo di €.35.240,04 è previsto l’obbligatorio versamento del contributo unificato, pari ad €.49,00.